Se Montage Of Heck, il documentario definitivo sulla vita di Kurt Cobain, aveva fatto discutere il mondo circa la necessarietà o meno di rendere pubblico ciò che fino a quel momento si era pensato dovesse restare privato, la sua ideale colonna sonora creerà altrettanti dibattiti tra completisti e indignati. Partiamo col dire che le tracce presenti in Montage Of Heck: The Home Recordings non hanno nulla a che vedere con le fantomatiche registrazioni finali di Cobain di cui negli anni si è spesso sentito parlare. I brani qui proposti, spesso intuizioni o semplici divertissement del cantante dei Nirvana, hanno certamente il merito di aprire uno scrigno segreto che nessuno poteva immaginare sarebbe stato svelato al mondo, ma allo stesso tempo riaccendono polemiche sull’etica di certe operazioni che forse lo stesso Cobain avrebbe rifiutato con sdegno. Lungi dal porci sul piano morale, restiamo su quello prettamente musicale, sottolineando quanto l’album svolga assolutamente il proprio compito: ideale compendio del film, questi brani mostrano la complessità del personaggio, insieme all’ironia e a quel senso di leggerezza tragica che pervade i nastri e, idealmente, potrebbero descriverne l’esistenza. Con la chicca assoluta di And I Love Here, ennesimo omaggio a Lennon e ai Beatles. Nonché allo scherma Verse Chorus Verse…