Intervista a Denise Battaglia

Dopo Myriam e Idromele, la cantautrice romagnola Denise Battaglia si ripresenta con il terzo singolo Padre e madre, uscito il 19 novembre su tutte le piattaforme streaming (https://www.youtube.com/watch?v=g0arnXVB0SY).

Fresca di vittoria del contest “Cafè Unplugged” ideato da Rolling Stone e Caffè Moak, in cui ha trionfato nella sezione Jazz proprio con Idromele, Denise ci guida alla scoperta di un brano che l’ha portata ad affrontare temi che riguardano ognuno di noi e la nostra crescita personale con intensità e pathos.

Equamente divisa tra epica e intimismo, Denise ci racconta qual è la sua prossima tappa e dove la porterà questo nuovo percorso.

In Padre e madre racconti delle origini e di cosa significhi andare avanti per la propria strada: cosa ti ha portato ad affrontare un tema così diverso dagli altri?

Scrivo per me, per guidarmi anche nelle scelte più difficili.

Per ricordarmi di essere diversa da ciò che ho intorno, diversa anche dai miei stessi genitori.

Scrivo per ricordarmi che sono libera, anche di sbagliare, se necessario.

Questo brano è un inno al proprio sentire più intimo. 

Che processo c’è stato per arrivare alla realizzazione di questo pezzo?

Ogni brano nasce in maniera spontanea e casuale. Seduta ai piedi del mio vecchio Backmann, lascio che musica e parole si scrivano da sole.

Il processo per portarli alla luce, invece, è più lungo e complesso. Anche se nel caso di Padre e madre, a differenza di altri brani, trovare la giusta quadra in fase di produzione è stato più semplice. 

Lo avevo scritto nel 2019 e prodotto in una prima versione nel medesimo anno. La struttura è rimasta invariata anche in quest’ultima versione. Ciò che è stato aggiunto è il lavoro corale e le parti di archi.

Dopo la vittoria del contest “Café Unplugged” con il tuo secondo singolo Idromele, che progetti hai per il tuo futuro? 

Un nuovo singolo, l’album e molti live.

Stai pensando alla realizzazione di un album e qual è la strada che vorresti percorrere?

Si. La strada è sempre il suono… Sarà il suono profondamente evocativo l’elemento cardine dell’album.

Da chi ti lasci ispirare per la tua prossima produzione? Che musica ascolti in questo momento?

Quando scrivo ascolto poca musica, per non distrarmi e non rischiare di emulare involontariamente… In queste ultime settimane in particolare mi lascio cullare da Satie. Mi aiuta a centrarmi.