Che Seasick Steve sia uno dei personaggi più divertenti usciti negli ultimi dieci anni è fuori discussione. Quello che fa sorridere è pensare che il bluesman americano sia sempre più vicino agli ottanta nonostante sia celebre da pochissimo, che suoni chitarre spesso trovate in discarica e che da anni i suoi album finiscano con regolarità svizzera ai primi posti delle classifiche inglesi. Da ogni punto di vista, ‘Keeping The Horse…’ non si distanzia di un millimetro dai suoi predecessori, soprattutto per via di una proposta musicale che, ovviamente, rimane sostanzialmente la stessa di sempre. I punti di riferimento restano i medesimi e il suo folk blues continua a spaziare tra Robert Johnson e gli ZZ Top, con talmente tanti richiami alla storia del genere che diventa davvero difficile riuscire ad elencarli tutti. La sua proposta è così sincera che l’ostentare l’utilizzo di strumenti al limite dell’insuonabile (chitarre a tre corde o costruite con copricerchioni) non può mai essere essere scambiato per una semplice posa.
Seasick Steve – Keeping The Horse Between Me And The Ground
20 Ottobre 2016
Dischi
Giornalista musicale con esperienza decennale, Luca Garrò scrive o ha scritto per alcune delle riviste musicali più note del nostro paese, da Rolling Stone a Jam, passando per Rockstar, Rocksound, Onstage e Classic Rock, oltre ad essere uno dei fondatori del magazine online Outune.net. Appassionato di classic rock fin dall'infanzia, ha scritto centinaia di articoli sugli argomenti più disparati, tre libri per Hoepli (Freddie Mercury, David Bowie e Jimmy Page & Robert Plant) e sta curando una biografia su Brian May per Tsunami. Per cinque anni è stato tra i curatori del Dizionario del Pop Rock Zanichelli.
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