Nonostante abbia superato le sessanta primavere, pare che Dee Snider non abbia alcuna voglia di appendere il microfono al chiodo e di smettere di stupire il proprio pubblico. Sebbene negli ultimi anni abbia rallentato notevolmente i ritmi, ogni volta in cui decide di ripartire, il suo nome torna immediatamente sulla bocca degli amanti dell’hard rock classico. E dire che questa volta le premesse sembravano delle peggiori: “Quest’album non piacerà assolutamente ai miei fan di vecchia data” – aveva dichiarato il leader dei Twisted Sister qualche settimana prima della pubblicazione – “In parte sembra un disco dei Foo Fighters, in parte degli Imagine Dragons e in parte dei Thirty Second To Mars”. Insomma, questa volta non era per niente facile immaginare cosa ci saremmo ritrovati effettivamente tra le mani, il che aumentava notevolmente la curiosità. Ebbene, in parte il buon Dee aveva ragione: We Are The Ones è un album terribilmente vario. Ciò, tuttavia, non depone a suo sfavore, perché la varietà di cui è permeato è perfettamente coerente e l’album scorre che è un piacere. Inoltre, seppur in più di un’occasione sembri davvero di ascoltare Dave Grohl e compagni, è difficile immaginare il motivo per cui brani come la title track (un instant classic), Rule The World o Superhero non dovrebbero piacere a chi lo ha sempre amato.
Dee Snider – We Are The Ones
25 Settembre 2016
Dischi
Giornalista musicale con esperienza decennale, Luca Garrò scrive o ha scritto per alcune delle riviste musicali più note del nostro paese, da Rolling Stone a Jam, passando per Rockstar, Rocksound, Onstage e Classic Rock, oltre ad essere uno dei fondatori del magazine online Outune.net. Appassionato di classic rock fin dall'infanzia, ha scritto centinaia di articoli sugli argomenti più disparati, tre libri per Hoepli (Freddie Mercury, David Bowie e Jimmy Page & Robert Plant) e sta curando una biografia su Brian May per Tsunami. Per cinque anni è stato tra i curatori del Dizionario del Pop Rock Zanichelli.
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