Al di là di quello che comunemente pensa la gente e nonostante una massiccia e costante campagna mediatica, in grado di far credere il contrario, da sempre le vendite di Pepsi superano quelle della celebre rivale Coca Cola. Uno dei motivi di questi dati sorprendenti va individuato senza dubbio nelle decine di campagne pubblicitarie fatte da Pepsi utilizzando come testimonial alcuni dei nomi più noti della musica popolare dagli anni Ottanta ai giorni nostri.
Tutto iniziò con Michael Jackson e Madonna, allora le due più grandi icone che lo show biz avesse creato probabilmente dai tempi di Elvis: soprattutto la partnership con il Re Del Pop portò introiti mai visti all’azienda nata a New Bern, nel North Carolina, con un ritorno d’immagine senza precedenti per un settore come quello delle bibite analcoliche. Altrettanto celebre fu la scelta di puntare, negli anni Duemila, su tre nuove stelle del pop come Beyoncé, Britney Spears e Pink: le tre star hanno vestito i panni di tre gladiatrici intente ad interpretare We Will Rock You sotto lo sguardo divertito di Brian May e Roger Taylor vestiti da antichi romani.
Scegliere personaggi controversi, tuttavia, alla lunga può essere davvero rischioso. Quando ai pubblicitari dell’azienda è venuta l’idea di assoldare Courtney Love come testimonial, qualcuno ha storto il naso: troppo rischioso affidarsi alla vedova Cobain, da sempre inaffidabile come le previsioni del tempo in montagna. La scelta di puntare su un personaggio così volubile, di fatto, si rivelò un disastro. Dopo un inizio promettente, fatto di brani acustici dal vivo dedicati alla bibita, qualche pubblicità e le classiche dichiarazioni di rito, durante una data del tour di supporto ad America’s Sweetheart, Courtney ne ha fatta una delle sue.
L’occasione si presentò puntuale nei pressi di Seattle: quella sera la Love era in grandissimo spolvero, conscia di dover dimostrare di non aver sbagliato a scommettere su di lei per una campagna così massiccia. Le vendite del disco non andavano benissimo, ma dal vivo la cantante stava davvero dando il meglio di sé. La setlist era perfettamente in equilibrio tra tutte le ere della sua carriera, con un leggero sbilanciamento verso l’ultimo album, e di fatto accontentava davvero tutti i presenti. Persino la sua voce, da sempre uno dei punti dolenti dal vivo, resse dall’inizio alla fine. Il resto lo fecero le classiche pagliacciate: litigi con i presenti e oscenità varie che resero più piccante l’intero show.
Al momento della pausa prima dei bis di rito, tuttavia, Courtney era fuori di sé: «Che merde assolute quelli di Pepsi. Non sono nemmeno qui nel backstage a complimentarsi con me. Gli ho dato tutto quello che avevo, mi sono spaccata il culo, ho fatto vedere a tutti le tette come volevano e loro nemmeno mi fanno una telefonata del cazzo per ringraziarmi per quello che ho fatto. Che si fottano loro e la loro cola di merda». Dopo diversi minuti e con il pubblico in attesa del suo ritorno onstage, i suoi collaboratori a stento riuscirono a placarla, spiegandole perché i dirigenti di Pepsi se ne fossero andati a metà concerto. “Courtney, con tutto il bene, ma ti rendi conto di quello che hai fatto? Quando hai detto che avevi sete, hai preso una lattina di Coca Cola e te la sei stappata tra le tette”. Il rapporto con Pepsi si risolse il giorno seguente e Coca Cola la citò in tribunale. Epic fail del millennio.