La storia del rock è costellata di storie al limite del verosimile, necessarie quanto le canzoni a portare avanti quell’alone di maledizione senza il quale la musica più amata al mondo non avrebbe superato le cinquanta primavere. Di tossici e di racconti di vizi e cattive abitudini è dunque costellata tale storia, ma la vicenda degli Aerosmith dei gemelli di buco Steven Tyler e Joe Perry è di quelle che non ammettono paragoni. Mai nessuno si era spinto così oltre, ma soprattutto mai nessuno era riuscito a sopravvivere per raccontarlo…Abbiamo provato a radunane qualche vicenda memorabile. Buona lettura.
- 27 giugno 1975. La band è al top della fama e reduce da due concerti sold out a New Orleans, ma Tyler e Perry sono così immersi nell’eroina che alcune mattine si svegliano nella stessa stanza senza nemmeno riconoscersi. Una di quelle volte Perry aggredisce furiosamente il compagno, accusandolo di aver scassinato la porta e avergli rubato la moglie. Li divide l’intervento di una delle groupie presenti nella stanza, dopo aver detto a Perry di non essere sua moglie.
- Erano diversi e molto fantasiosi i metodi con cui i due musicisti riuscivano ad assumere droga durante uno show. Il primo nascondeva la roba all’interno del foulard con cui era solito salire sul palco, cucito appositamente per poterne contenere una gran quantità; il chitarrista invece metteva la coca in lattine asciugate col phon, quindi si abbassava e la tirava con il più classico degli strumenti da bibita: la cannuccia.
- All’inizio dei seventies, i Grateful Dead sono considerati la band più tossica d’America, ma non hanno fatto i conti con i gemelli tossici di Boston. La sera del 3 luglio 1976, dopo un concerto aperto per il gruppo di San Francisco, Tyler e Perry entrano nel backstage dedicato a Garcia e soci, sicuri di trovarvi un tesoro chimico. Il leader dei Dead rimarrà sconvolto: “Uno dei due piangeva e l’altro urlava nel bagno. Da soli avevano finito le scorte per il resto del nostro tour. Non ho mai visto niente del genere.”
- Alla fine degli anni settanta, la band è completamente allo sbando e i concerti annullati all’ultimo momento per il mancato arrivo di Perry o Tyler sono all’ordine del giorno. A Cincinnati, il 10 maggio del ‘78, Steven, pieno di metadone, vomita sulla batteria di Kramer e viene buttato a calci sul palco dal tour manager, ma nessuno vede Perry da ore. Dato ormai per morto, viene ritrovato due giorni dopo senza sensi in un garage con una siringa piena di codeina nel braccio. Rianimatosi, si complimenta con gli altri per lo show.
- Invidioso del compare, pochi giorni dopo è il frontman a sparire senza avvisare nessuno né lasciare alcuna traccia. Le ricerche partirono immediatamente, visto che più di un testimone l’aveva visto ingoiare fin dal mattino ogni tipo di pastiglia trovasse nei propri pantaloni. Scoprire che anche la sua jeep e il fucile da caccia erano spariti non fu una bella notizia per l’entourage, che iniziò seriamente a temere anche per l’incolumità altrui. Quando venne ritrovato svenuto contro un albero in un bosco, Tyler si giustificò dicendo che una voce gli aveva detto di farlo.
- Se un tempo Tyler si divideva tra eroina e bravate insieme all’amico, una volta che Perry lasciò la band agli inizi degli anni ottanta, al cantante non rimase che la prima delle due occupazioni. Conoscendo la sua dipendenza, i fan lo aspettavano fuori dai palazzetti offrendogli ‘roba’ per farselo amico, senza rendersi conto di sabotare in prima persona gli show, che spesso non superavano i venti minuti. Come il 16 novembre del 1982 al Worcester Centrum, in Massachussets, quando diversi roadie giurarono di aver visto proprio l’ex amico allungargli una bustina fuori dal palazzetto…
- Metà anni ottanta, Walk This Way coi Run DMC ha appena riportato la band nelle classifiche mondiali dopo anni fuori dal music business, ma i proprietari dei locali non si sono dimenticati comportamenti dei Toxic Twins. Il 9 febbraio 1986, dopo un concerto a Phoenix, Tyler e Perry vengono fermati all’ingresso di un club: “Qui voi non mettete piede, anni fa uno di voi provò a mettere la lingua in bocca a mia moglie e l’altro disse che su quel culo potevano starci due chili di coca.”
- 10 giugno 1993, Sud Dakota. Sulla scia del successo di Get A Grip gli Aerosmith sono tornati ad essere considerati la più grande rock band d’America. Tyler e Perry ascoltano una ballad sulla radio del tour bus su cui viaggiano. “Hey Joe, dovremmo fare una cover di questo brano, è fantastico” – suggerisce Tyler all’amico. Dal fondo del bus si alza la voce del bassista Tom Hamilton: “Ragazzi questo è un nostro pezzo, si chiama Dream On e lo suoniamo ogni sera.”
- Estate del 2008, dopo anni di silenzio discografico la band prova a ritrovare l’alchimia di un tempo e Tyler è convinto che tornare a farsi insieme all’amico possa riportare tutto come ai vecchi tempi. Le cose, tuttavia, vanno storte: uno perde la voce e l’altro è così fuori da non tenere le mani sulla chitarra. Mentre Perry glisserà sull’accaduto, un onesto Tyler dirà: “Quando sei un tossico, lo sei per sempre. Ogni tanto ti ripulisci, ma poi prima o poi lo rifarai. In questi anni quando non trovavo nulla, tritavo lo Xanax e lo tiravo su con il naso.”
- L’autobiografia di Steven Tyler, Does The Noise In My Head Bother You?, per molti versi è considerata uno dei più accurati trattati sui narcotici mai pubblicati a memoria d’uomo. Tra le altre, in ordine sparso, vengono citate: Seroquel, Neurontin, Xanax, benzodiazepine, Valium, Librium, Cocaina, OxyContin, Lunesta, Suboxone, dexedrina, benzedrina, marijuana, eroina, Tuinol, metanfetamine, Seconal, Popper, laudano, Quaalude, Dilaudid, metadone, clonidina, LSD, hashish e oppio. La risposta di Joe Perry è prevista per la fine del 2014…